






Nel momento in cui la palla è colpita dal giocatore al servizio, ogni squadra deve essere posizionata dentro il proprio campo nell’ordine di rotazione (ad eccezione del suddetto giocatore).
Le posizioni dei giocatori sono numerate come segue:
Con riguardo alle posizioni relative fra i giocatori:
Posizioni giocatori avanti vs dietro
Posizioni giocatori sulla stessa linea
Dopo il colpo di servizio, i giocatori possono spostarsi ed occupare qualsiasi posizione nel proprio campo e nella zona libera.
La squadra commette un fallo di posizione se un giocatore non è nella sua corretta posizione nel momento in cui la palla è colpita dal giocatore al servizio.
Quando un giocatore è in campo in seguito a una sostituzione irregolare ed il gioco riprende, questo è considerato come un fallo di posizione con le conseguenze di una
sostituzione irregolare.
Segnalazione fallo di posizioneSe il giocatore al servizio commette un fallo di esecuzione del servizio, il suo fallo prevale su quello eventuale di posizione.
Se il servizio diviene falloso dopo l’esecuzione, è il fallo di posizione che deve essere sanzionato.
Un fallo di posizione comporta le seguenti conseguenze:
Per segnalare il fallo di posizione, l'arbitro esegue un movimento circolare con l'indice della mano destra.
La palla è in gioco dal momento del colpo di servizio autorizzato dal 1° arbitro.
La palla è fuori gioco al momento del fallo che è fischiato da uno degli arbitri; in assenza di un fallo, al momento del fischio.
Segnalazione di palla dentroLa palla è dentro se, in un qualsiasi istante del suo contatto col suolo, una parte di essa tocca il terreno di gioco, comprese le linee perimetrali.
Per segnalare che la palla è caduta in campo, l’arbitro indica a braccio teso il punto in cui la palla è caduta.
La palla è fuori quando:
Segnalazione di palla fuoriLa regola 10.1.2 prevede che la palla che ha attraversato il piano verticale della rete verso la zona libera opposta, totalmente o parzialmente nello spazio esterno, può essere recuperata, entro i tocchi previsti per la squadra, a condizione che:
Per indicare che la palla è fuori, l'arbitro deve alzare gli avambracci verticalmente, con le mani aperte e i palmi verso di sé.
Segnalazione di palla toccataLa palla può toccare qualsiasi parte del corpo, e la squadra ha a disposizione tre tocchi (escluso il tocco del muro).
Se la palla cade a terra al di fuori del campo dopo un tocco (anche quello del muro), si ha un fallo di "palla toccata".
Per indicare che la palla è fuori, l'arbitro deve sfregare con il palmo di una mano le dita dell’altra posizionata verticalmente.
Ora vediamo lo schema 5-1 classico, ovvero il sistema di ricezione con singolo palleggiatore e con l’opposto costantemente fuori dalla ricezione, lo schema universalmente più diffuso nella pallavolo moderna.
Questa disposizione ha il vantaggio di specializzare al massimo i ruoli, assegnando unicamente a tre giocatori (le due bande e il libero) la competenza della ricezione, mentre all’opposto e ai due centrali restano esclusivamente competenze di attacco e di difesa.
La disposizione in campo non cambia ed è ancora la classica P-B-C e cioè in senso antiorario Palleggiatore P, Schiacciatore di banda S1, Centrale C2, Opposto O, Schiacciatore di banda S2, Centrale C1. Il Libero L entra in sostituzione del Centrale di seconda linea.
Mentre l’opposto resta in prima linea, la banda S1 scende in seconda linea a ricevere.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in ricezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S2-CI/L-S1), escludendo il palleggiatore che deve solo preoccuparsi di raggiungere la sua posizione naturale tra zona 2 e zona 3.
Al centrale C2 e all'opposto O competono le palle che strisciano la rete e cadono nei tre metri. Particolare attenzione deve mostrare P nel raggiungere la propria posizione, perchè deve rimanere dietro rispetto a S1 fino all'esecuzione della battuta, pena il fallo di rotazione. Questa è la rotazione in cui l’alzatore deve fare più strada!
E’ ancora S1 che scende a sostituire l’opposto in ricezione, restando a destra di C1. L’opposto dietro la linea di ricezione deve restare sempre a sinistra rispetto a S2.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in ricezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S1-S2-C1/L), escludendo il palleggiatore che deve solo preoccuparsi di raggiungere la sua posizione naturale tra zona 2 e zona 3.
Al centrale C2 competono le palle che strisciano la rete e cadono nei tre metri in zona 4 e zona 3.
Il punto delicato dove l’avversario può intervenire è una battuta corta su zona 2 e 3, per costringere il palleggiatore a ricevere, e così tarpare l’alzata di secondo tocco!
Qui la banda S1 scende a ricevere, facendo attenzione a restare sempre davanti al libero che sostituisce C2, che si "schiaccia" verso zona 6. L’opposto si posizione tra il libero e S2.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in ricezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S1-C2/L-S2), escludendo il palleggiatore che è già nella sua posizione naturale tra zona 2 e zona 3.
Al centrale C1 competono le palle che strisciano la rete e cadono nei tre metri in zona 2 e zona 3.
Il punto delicato dove l’avversario può intervenire è una battuta corta su zona 4 e 3, per costringere il palleggiatore a ricevere, e così tarpare l’alzata di secondo tocco!
Qui è la banda S2 che scende, non in verticale ma in diagonale, dalla zona 2 alla zona 5, già pronto al successivo attacco da zona 4. L’opposto si posizione dietro la linea di ricezione e soprattutto dietro S2, mente la banda S2 deve restare a destra di C1 (centrale di prima linea) che a sua volta deve prestare attenzione con P a non fare fallo di posizione.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in reicezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S2-S1-C1/L), escludendo il palleggiatore che deve solo preoccuparsi di raggiungere la sua posizione naturale tra zona 2 e zona 3.
Il punto delicato dove l’avversario può intervenire è una battuta corta su zona 2 e 3, per costringere C1 (senza fare fallo di rotazione) o C2/L a correre a ricevere!
L’opposto resta in prima linea e questa volta è la banda S2 che scende a ricevere. Il palleggiatore P avanza in prima linea, già pronto per l’alzata.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in reicezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S2-S1-C2/L), escludendo il palleggiatore che deve solo preoccuparsi di raggiungere la sua posizione naturale tra zona 2 e zona 3.
Rotazione complicata per le posizioni: la banda S2 deve fare attenzione a restare a destra del centrale C1 e davanti alla banda S1, mentre l’alzatore P deve essere dietro al centrale C1 e a sinistra della banda S1.
Il palleggiatore si schiaccia sull’opposto e la banda B2 scende a ricevere.
Dal punto di vista dell’arbitro ai fini del controllo della rotazione, a sinistra è mostrata è la configurazione di base, a destra quella in ricezione.
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La ricezione è a 3 elementi (qui S2-CI/L-S1)
Attenzione al fallo di posizione del palleggiatore in penetrazione, che deve essere più spostato a destra rispetto al libero che sostituisce il centrale C1.
il punto delicato dove l’avversario può intervenire è una battuta corta su zona 4, per costringere O oppure (meglio) S2 a correre a ricevere nei 3 metri!
Ogni squadra deve giocare nella propria area e spazio di gioco.
Tutte le azioni che dirigono la palla verso il campo avversario, ad eccezione del servizio e del muro, sono considerate come attacco. Un attacco è completato nel momento in cui la palla attraversa interamente il piano verticale della rete o è toccata da un avversario.
Tuttavia la palla può essere recuperata oltre la propria zona libera e sopra al tavolo del segnapunti, per tutta la sua estensione.
Spazio di passaggio della palla
La palla che ha attraversato il piano verticale della rete verso la zona libera opposta, totalmente o parzialmente nello spazio esterno, può essere recuperata, entro i tocchi previsti per la squadra, a condizione che:
Recupero della palla all’esterno dello spazio di passaggio
Fallo di quattro tocchiOgni squadra ha diritto ad un massimo di tre tocchi (oltre quello di muro) per rinviare la palla.
Se ne sono effettuati di più, la squadra commette il fallo di quattro tocchi.
L'arbitro indica il fallo alzando il braccio e la mano con quattro dita divaricate.
Fallo di doppio toccoOgni squadra ha diritto ad un massimo di tre tocchi (oltre quello di muro) per rinviare la palla.
La palla può toccare più parti del corpo del giocatore a condizione che i contatti avvengano simultaneamente.
Al primo tocco di squadra, la palla può toccare consecutivamente più parti del corpo di un giocatore, a condizione che tali contatti avvengano nel corso di un’unica azione, che sia di attacco o muro.
Il contatto del muro con la palla non è conteggiato come un tocco di squadra. Conseguentemente, dopo il tocco del muro, la squadra ha diritto a tre tocchi per rinviare la palla.
Il primo tocco dopo il muro può quindi essere effettuato da qualsiasi giocatore, compreso quello che ha toccato la palla a muro.
Un giocatore non può toccare la palla due volte consecutivamente. Quando questo avviene, è sanzionato con il fallo di doppio tocco.
L'arbitro indica il fallo alzando il braccio e la mano con due dita divaricate.
Fallo di palla portata o trattenutaLa palla può toccare qualsiasi parte del corpo. La palla non può essere fermata e/o lanciata, ma può rimbalzare in qualsiasi direzione.
La palla è considerata trattenuta quando la palla è fermata, o portata quando è lanciata e non rimbalza al tocco.
Quando questo avviene, è sanzionato con il fallo di palla trattenuta, e l'arbitro indica il fallo alzando lentamente l’avambraccio, con il palmo della mano verso l’alto.
Fallo di prima/seconda lineaNessun giocatore può completare un attacco sul servizio avversario, quando la palla si trova nella zona d’attacco e interamente al di sopra del bordo superiore della rete.
Inoltre, un difensore può completare un attacco a qualsiasi altezza da dietro la zona d’attacco:
Un difensore può anche completare un attacco nella zona d’attacco, se al momento del tocco una parte della palla si trova al di sotto del bordo superiore della rete.
Il fallo si segnala effettuando un movimento dall'alto verso il basso con l’avambraccio, tenendo la mano aperta.
Lo stesso segnale vale per i falli del libero in penetrazione: infatti, è considerato fallo quanto un Libero completa un attacco, se al momento del tocco la palla si trova completamente al di sopra del bordo superiore della rete, oppure un giocatore completa un attacco con la palla che si trova completamente al di sopra del bordo superiore della rete, proveniente da un “palleggio” con le dita rivolte verso l’alto di un Libero che si trova nella sua zona d’attacco.
La palla è in gioco dal momento del colpo di servizio autorizzato dal 1° arbitro.
Invasione con tocco della reteIl contatto di un giocatore con la rete tra le antenne, durante l’azione di giocare la palla, è fallo.
L’azione di giocare la palla include (tra l’altro) il salto, il tocco di palla (o il suo tentativo) e la ricaduta sicura, che permetta di iniziare una nuova azione.
L’invasione a rete si segnala toccando il nastro dalla parte del campo in cui è avvenuta l’invasione.
I giocatori possono toccare i pali, i cavi o qualsiasi altro oggetto oltre le antenne, compresa la stessa rete, a condizione che ciò non interferisca con il gioco: infatti, entro l’area di gioco, ad un giocatore non è permesso avvalersi di un compagno di squadra o delle attrezzature come supporto per toccare la palla. Tuttavia un giocatore che è sul punto di commettere un fallo (tocco della rete, superamento della linea centrale, ecc.) può essere trattenuto o tirato indietro da un compagno di squadra.
Non è fallo se la palla inviata contro la rete causa il contatto di quest’ultima con un avversari.
Invasione sopra la reteE' il fallo di invasione più ricorrente e quindi quello più discusso. Un giocatore può toccare la palla oltre la rete dopo il terzo tocco della squadra avversaria o dopo un colpo d'attacco (palla indirizzata chiaramente verso il campo avversario, qualsiasi sia il tocco, ad eccezione del servizio).
Nel muro, un giocatore può toccare la palla oltre la rete, a condizione che non interferisca nel gioco dell’avversario prima dell’ultimo colpo d’attacco.
Dopo il colpo d’attacco, al giocatore è permesso di passare con la mano oltre la rete, a condizione che il tocco di palla sia avvenuto nel proprio spazio di gioco.
Commette però fallo a rete il giocatore che tocca la palla o un avversario nello spazio avverso prima del colpo d’attacco avversario.
L’invasione fallosa nel campo avversario sopra la rete si indica mettendo una mano al di sopra della rete, con il palmo verso il basso, indicando il campo della squadra che ha subito l’invasione.
Invasione sotto reteCommette fallo sotto rete il giocatore che:
Il superamento sotto rete o il contatto con il suolo del campo opposto con qualsiasi altra parte del corpo è permesso a condizione che non interferisca con il gioco avversario.
L’invasione fallosa nel campo avversario sotto la rete si segnala invece indicando la linea di divisione fra i due campi.
Formazione a cura dello Studio Martorelli
Glossario archeologico
In questa sezione proponiamo un piccolo glossario dei termini archeologici che si possono trovare nelle pubblicazioni.
Il glossario non ha la pretesa di esaustività, ma solo di fornire un primo aiuto a chi ne ha bisogno.
Elenco dei termini dalla lettera A alla lettera C.
Elenco dei termini dalla lettera D alla lettera F.
Elenco dei termini dalla lettera G alla lettera L.
Elenco dei termini dalla lettera M alla lettera P.
Elenco dei termini dalla lettera Q alla lettera T.
Elenco dei termini dalla lettera U alla lettera Z.
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